Gli SPRAR - Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati
Lo SPRAR è costituito dalla rete degli Enti Locali che, per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo
Ultima modifica 29 aprile 2024
ll Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli Enti Locali che, per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata, accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli Enti locali, con il prezioso supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
Il percorso delle persone
Le persone accolte negli SPRAR fanno domanda di asilo, quindi il modo corretto di riferirsi loro è “richiedenti asilo”; entro alcuni mesi vengono chiamati a presentarsi a una Commissione presso la Questura che può riconoscere (o non riconoscere) lo status di rifugiato per motivi di:
- protezione internazionale
- protezione sussidiaria
- protezione umanitaria
Se la richiesta non viene accolta dalla Commissione, il richiedente asilo ha diritto a ricorrere contro il giudizio, una sola volta.
Se il ricorso non è accolto il richiedente asilo non può più rimanere nel nostro Paese.