Un grande abbraccio al Mondo
15 marzo | 15 maggio 2022
Ultima modifica 12 maggio 2024
Terzo appuntamento per il progetto « RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro » , il cui obiettivo è raccontare, attraverso cinque mostre nell’arco di due anni, la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri, “Trame d’Autore”, oltre 300 opere realizzate da artisti di tutto il mondo, un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale.
Dopo la mostra « I introduce myself » (giugno 2021) e la quarta edizione di «Tramanda» (settembre 2021), ora « Un grande Abbraccio al Mondo » propone da martedì 15 marzo al 15 maggio 2022, una selezione di 40 opere di 26 artisti di tutti i continenti, ponendo l’attenzione sull’ aspetto cosmopolita della Fiber Art e l’ interesse per le culture di tutto il mondo rilette attraverso i patrimoni antichi e contemporanei della tessilità da artisti, che sono “viaggiatori”, si spostano di cultura in cultura, di luogo in luogo, per apprendere nuove tecniche e conoscere nuovi materiali.
Alle origini del movimento artistico della Fiber Art, sviluppatosi negli Anni Sessanta, vi è infatti l’interesse per le culture di ogni luogo e tempo rilette attraverso il patrimoni antichi e contemporanei della tessitura. In essi, gli artisti vi hanno identificato il filo universale che collega popoli e tradizioni, individuando al loro interno i più svariati percorsi di esplorazione alla ricerca di significati e conoscenze poi elaborate con sensibilità, contenuti e modalità personali.
In libera adesione allo spirito di questa corrente, che è giunta ad oggi ricaricandosi delle incalcolabili esperienze del ‘900, il cammino dei fiber artist ha incrociato i passi di altri artisti visuali, che su strade parallele hanno dato valore al medium tessile giungendo, con incredibile sintonia, agli stessi elementi fondanti e punti teorici dell’arte della fibra: un nomadismo culturale inclusivo ed etico, attraverso il quale l’enciclopedia delle saggezze perdute, o di abituale consumo, si traducono in opere simili a grandi libri aperti tra le cui pagine trovano valore gli aspetti migliori di civiltà del passato e di oggi, al di là di qualsiasi barriera geografica o di pensiero.
Questo dato, estremamente interessante, emerge con chiarezza nella Collezione Trame d’Autore, chiamata nella sua mission a mettere in dialogo i diversi aspetti di un medesimo linguaggio, forse tra i pochi ad avere una continuità in costante metamorfosi ed espansione contemporanea, pur mantenendo i tratti identitari che la contraddistinguono.
Il tema della mostra e il Maestro Ezio Gribaudo
Tema di questa mostra, che presenta una serie di installazioni, è dunque l’empatia che unisce esseri viventi, natura e angoli tra i più famosi o sperduti della Terra, impressi e declinati in opere multiformi per poetiche, materiali e tecniche. Il percorso espositivo richiama una mappa del tutto originale e inconsueta che attraversa i continenti raccontandoli in caleidoscopiche declinazioni grazie ad artisti liberi da ogni margine: internazionali per professione, cittadini del mondo per vocazione, spesso nati in luogo, vivono in un altro e si spostano ancora altrove per ragioni innumerevoli coniugando l’amore per le proprie radici ad altre molto distanti, ugualmente amate, sognate, vissute nella realtà o in dimensioni intellettuali.
Un universo nel quale si incontra un ospite d’eccellenza a cui viene reso omaggio: Ezio Gribaudo, artista, editore e collezionista che ha fatto del viaggio e dell’incontro una filosofia di vita, e che già a partire dagli Anni Settanta ha utilizzato il tessuto nelle sue opere.
Una carriera sfolgorante la sua, che lo ha visto amico e collaboratore dei più grandi personaggi del ‘900: da Peggy Guggenheim a De Chirico, da Duchamp a Fontana in un interminabile elenco di progetti, mostre, libri, sempre alla ricerca della bellezza anche non convenzionale e di un nuovo Umanesimo.
Ezio Gribaudo, 93 anni e una joie de vivre irradiante, che gli permette di accettare l’invito a collegarsi in mostra con una sua installazione site specific di mappamondi all’opera aperta condivisa “L’arte moltiplica l’arte”, porta un messaggio di energia e di amore verso l’arte come via verso nuove dimensioni interiori e collettive.
La presenza in mostra di Ezio Gribaudo segna inoltre un ritorno a Chieri del Maestro, dove nel ’67 ha ricevuto il Premio Navetta d’Oro e contribuito successivamente ai numerosi eventi tra i quali lo storico progetto teatrale “I Giovani per i Giovani”. Ancora una volta dunque, la Fiber Art, che intreccia e tesse relazioni, porta Chieri nel mondo e il mondo a Chieri.
Ezio Gribaudo è nato a Torino nel 1929.
Artista visuale, editore e collezionista, dopo gli studi nel campo della grafica si è formato all’Accademia di Brera debuttando giovanissimo nel mondo dell’arte, che lo vedrà esporre internazionalmente e collaborare con i più grandi protagonisti, non solo della Storia dell’Arte del Novecento ma anche del Teatro, della Musica e della Cultura nella sua più vasta accezione:
da Pablo Picasso, incontrato nel 1951 a Vallauris, a Duchamp, da Michel Tapié a Joan Mirò, da Henry Moore ad Asger Jorn per arrivare a Ennio Morricone e Pier Paolo Pasolini che realizzerà un suo famoso ritratto.
Un’attività instancabile e ininterrotta che vede Gribaudo anche organizzatore di eventi tra cui si annovera, nel ’76, la prima mostra della Collezione di Peggy Guggenheim alla Galleria d’Arte Moderna di Torino.
Particolarmente importante è poi la collaborazione con Lucio Fontana, documentata in un video storico, e la pubblicazione “Cronaca di un viaggio americano” edito da Skira, e con Giorgio de Chirico, tema del volume “Ezio Gribaudo e Giorgio de Chirico. Memorie ritrovate, pubblicato nel 2014 con lo stesso editore.
Nel 2003 è stato insignito della Medaglia d’Oro dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e dal 2005 al 2007 è stato Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, di cui è attualmente Presidente onorario.A 93 anni compiuti, è in piena attività continuando ad esporre in tutto il mondo.
Nel 2021, con la regia di Alberto Bader e la produzione Quinta Luce - Archivio Gribaudo, è uscito il docufilm “La Bellezza ci salverà!”.